News del 19/11/2019

24 Novembre 2019

24 Novembre 2019

 

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario
e ultima dell’Anno liturgico 2018/2019
24 Novembre 2019
 
 
Celebriamo la solennità di Cristo Re dell’universo.
L’Anno liturgico si conclude con la festa della regalità di Cristo: Gesù ha annunciato il “regno di Dio” e lo ha dimostrato possibile attraverso le sue azioni. Non si tratta però di una “signoria” alla stregua delle potenze di questo mondo, poiché il regnare di Dio tra gli uomini non avviene come potere di dominio, ma attraverso la forza trasfigurante dell’amore. In questa luce va compresa anche la promessa del “paradiso” che Gesù fa al “ladrone buono”, crocifisso accanto a lui, e che diventa l’orizzonte entro il quale possiamo vivere la nostra fede-speranza.
La persona di Gesù è centrale per la nostra salvezza: questo differenzia la fede in Cristo rispetto a tutte le espressioni religiose presenti nella storia umana. Solo Gesù, infatti, è il ponte fra noi e il Padre, solo lui è il mediatore che riconcilia e perdona, il redentore a cui siamo chiamati a convertirci.
In un mondo “secolarizzato”, dove prevale il relativismo che si fa indifferenza e dove si impongono con prepotenza le illusioni ideologiche, la conversione a Cristo si pone come cammino di fede per riscoprire il centro autentico della nostra esistenza e della nostra umanità.
 
 
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».